How the idea was born. The concept matured from an initial desire to create a sculpture dedicated to the Alta Langa territory, specifically to the town of Bossolasco, by evoking an event that took place during the Second World War. Amid the war reprisals and retaliations, a number of evading Jews took refuge in Bossolasco where, thanks to the township’s generosity and courage, their identities were kept hidden and the secret was maintained by the community for more than a year. I thought that this gesture, born spontaneously from the purity of heart of the people who never hesitated in putting their own lives at risk in order to save others’, deserves to be remembered and divulged.
Why the Angel? Hence, the image of the Angel comes to life: in many religious traditions, the angel is a spiritual being that assists and serves the deity, while at the same time participating alongside the humans during their earthly existence and their spiritual progress.The angel is a guide, a protector, the divine incarnation of an act of love and hope, present in the cultures and religions of every place and every time. In our case, it is the symbol of a community’s act of love and solidarity awakened in a place and time when it is needed, embracing everyone and everything with its wings. Accordingly, the angel is the key-concept, as are the feathers on its wings: a multitude that united in the struggle for a common goal can take to the sky.
The Bossolasco statue. The Angel of the Alta Langa, unveiled on June 7th, 2015 in Bossolasco, is an abstraction of the angelic figure: the head evokes a rose bud, an homage to the flower-symbol of the town; the wings are open in a welcoming embrace, a simple movement that embodies the spirit of love and brotherhood that defined this community. With its 3.5 meters in height and an aluminum structure executed with the help of techniques derived from aeronautics technology, the Angel’s dimensions and shape were meant to create an interaction with the observer, so as to give life, in some way, to the sensation of profound love that defines the figure itself. The public can take place between the angel's wings, reconnecting, even only as a game, with their divine side, in a representation of a humanity that longs, aspires to Unity... The statue becomes not only the remembrance of the past, but also, in the desire to partake in its embrace, the human will to elevate mankind itself to a superior level, fitting, to put it in Leonardo Da Vinci’s own words, for our being the children of life-giving Harmony.
The “Angeli Itineranti” project. Before I even realized it, the project had become much more than a single monument dedicated to a particular memory. The strong symbolism of the angel could not be circumscribed to one place and event. Around us there are many more tales of love that deserve to be brought to light, and the strong emotional aspect of the statue makes it more than just a work of art: it can become a propelling force for other gestures of generosity, such as raising funds for humanitarian projects on the surrounding territory. In doing so, the Angel’s symbolism takes us beyond its initially dramatic aspect, and towards episodes of extreme joy and beauty that elevate the human spirit. The statue is not the epicenter of this force, but its starting point: the “Angeli Itineranti” project gives center stage to the public’s emotional participation to the event, encouraging an “awakening of the consciousness” by means of art - a concept present in many different cultures. The entire project will be documented step-by-step and the installation of the pieces will be celebrated with various types of artistic events (concerts, theatric performances etc.). Such events will not only celebrate the Angel, but also present the following traveling Angel and its own humanitarian project. Art becomes performance, and the performance becomes involvement, which then gives life to acts of kindness. Of course, the installation of the statue is not an ending, as the Angel continues to live and raise funds for future projects and for other Angel projects in poorer, more in need areas, all of which will be fully documented in order to allow perfect transparency and clarity.
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Com'è nata l’idea. Nella volontà di realizzare una scultura dedicata al territorio dell’Alta Langa, e più nello specifico al paese di Bossolasco, è maturata l’idea di rievocare un fatto accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante le rappresaglie dell’epoca, alcuni Ebrei fuggiti si rifugiarono nel paese di Bossolasco: qui, grazie alla generosità ed al coraggio dei cittadini, le loro identità vennero tenute nascoste ed il segreto mantenuto per più di anno. Ho pensato che questo gesto, nato spontaneamente dalla purezza di cuore di queste persone che non esitarono a mettere in gioco la propria vita per salvare quella di sconosciuti, meritasse di essere ricordato e raccontato.
Perché l’angelo? Prende vita così l’immagine dell’Angelo: in molte tradizioni religiose, l’angelo è un essere spirituale che assiste e serve il dio ed è allo stesso tempo a fianco dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e la sua esistenza terrena. É quindi una guida, una protezione, un’incarnazione divina di un atto d’amore e di speranza che attraversa le culture e le religioni in tutti i tempi e luoghi della terra. Nel nostro caso è il simbolo di un atto d’amore e di solidarietà di una comunità, l’angelo arriva in un luogo in cui se ne sente il bisogno e circonda/abbraccia tutto e tutti con le sue ali. L’angelo è pertanto il nostro simbolo, la chiave del concetto, così come lo sono le piume delle sue ali, la moltitudine che restando unita nel raggiungimento degli stessi intenti, è in grado di volare.
La statua di Bossolasco. L’Angelo dell’Alta Langa, la statua pensata per Bossolasco inaugurata il 7 Giugno 2015, è un’astrazione di una figura angelica: la testa ricorda il bocciolo di una rosa, in omaggio al fiore simbolo del paese, e le ali sono in posizione di accoglienza e di abbraccio in un movimento semplice che racchiude l’essenza dello spirito d’amore che ha caratterizzato la gente del paese. Con i suoi tre metri e mezzo di altezza, realizzata in alluminio, servendosi delle tecniche legate alla tecnologia aeronautica, le dimensioni e la forma dell’Angelo sono state pensate per creare un’interazione con le persone, per far vivere, in qualche modo, la sensazione del profondo amore che caratterizza il significato dell’opera stessa. Le persone potranno prendere posto tra le due ali riacquistando, anche se per gioco, contatto con la loro parte divina, e rappresentando così il simbolo di un’umanità tendente, aspirante, all’unità… all’Uno. La statua diventa non solo il ricordo passato, ma nel desiderio delle persone di entrare nel suo abbraccio, rappresenta la volontà dell’uomo di elevarsi verso una riscoperta spiritualità, di elevare la nostra umanità ad un livello superiore degno del nostro essere figli dell’Armonia che crea tutta la vita, così come sostenuto anche dal pensiero di Leonardo Da Vinci.
Il progetto "Angeli Itineranti". Senza rendermene conto il progetto era già divenuto molto di più di una singola realizzazione dedicata alla memoria. Il significato così forte della simbologia dell’angelo non poteva rimanere circoscritto ad un singolo evento e luogo. Nel mondo vi sono così tante storie d’amore che meritano di essere portate alla luce, e la forte emozionalità della sua ideologia, fa sì che la statua possa essere di più di un’opera d’arte: essa può diventare la spinta propulsiva per creare altri gesti di generosità raccogliendo fondi per progetti umanitari sul territorio laddove la statua prende vita. Non si tratta solo di carità nel dramma, ma l’Angelo rievoca e simboleggia il lato umano che si eleva verso lo spirito anche attraverso episodi di estrema gioia e bellezza. La statua non è il fulcro bensì il punto di partenza: nel progetto "Angeli Itineranti" l’importanza fondamentale è data dalla partecipazione emozionale delle persone all’evento poiché tutto il progetto sarà documentato passo-passo e, dato che in molte culture il “risveglio della coscienza” è dato dall’arte, la messa in posa sarà celebrata con eventi artistici di ogni forma (concerti, performance teatrali, ecc…). L’evento non sarà solamente celebrativo dell’Angelo, ma sarà occasione per presentare il successivo Angelo Itinerante ed il progetto umanitario che ne consegue. L’arte diventa spettacolo che diventa coinvolgimento per dare vita ad opere di bene. Ma tutto non finisce con la messa in posa della statua, l’Angelo continua a vivere nel tempo e a raccogliere fondi per altre opere di bene o per sostenere progetti di altri Angeli in zone meno ricche e più bisognose, il tutto sempre documentato per far sì che vi sia la più assoluta chiarezza e onestà.